sabato, 14 giugno 2025
sabato, 14 giugno 2025

san francesco d'assisi pastore e martire

Il Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie, un figlio di Cisternino

Il Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie, un figlio di Cisternino. Il nostro abbraccio a un uomo giusto 

Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie

Cisternino piange un suo figlio. Non per nascita, ma per scelta e per amore. Il Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie, ucciso il 12 giugno durante un inseguimento armato a Francavilla Fontana, era uno di noi. Lo era per la sua storia personale, per il servizio silenzioso e costante che ha reso al nostro territorio, per l’affetto che legava la sua famiglia al nostro paese. 

Carlo era nato a Ostuni, ma i suoi legami più profondi affondavano le radici proprio a Casalini, la nostra frazione. Lì era cresciuto, tra via Italia e le due piazze, nella casa dei nonni Grazie e Vito Amati, i genitori della sua amata mamma. Spesso, durante il servizio in gazzella, diceva ai colleghi: 

“Passiamo dalla casa dei miei nonni, ti faccio vedere dove sono cresciuto.” 

Era orgoglioso delle sue origini cistranesi e le ricordava sempre con un sorriso. Per anni ha prestato servizio al Radiomobile di Fasano, e Cisternino la conosceva bene: innumerevoli i suoi interventi nel nostro paese, tra cui si ricorda l’arresto di quattro rapinatori che avevano colpito il supermercato in via Papini nel 2013. Quell’operazione, condotta con determinazione e sangue freddo, fu solo una delle tante che confermavano il suo straordinario senso del dovere. 

Molti colleghi — oggi in pensione — lo ricordano con affetto e commozione: 

Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie
Casalini

“Carlo era un Carabiniere di altri tempi. Mai una parola fuori posto, mai visto arrabbiato. Sempre con la battuta pronta, sempre disponibile a completare ogni attività senza mai guardare l’orologio.” 

Un uomo discreto, leale, con il sorriso sulle labbra e l’integrità nel cuore. Aveva scelto di servire lo Stato con dedizione assoluta, fino all’ultimo istante della sua vita. Avrebbe compiuto 60 anni il prossimo 1° luglio, data in cui sarebbe andato in pensione. Sognava un’estate con la famiglia, una crociera con la moglie Eugenia e le figlie gemelle Carla e Paola, che frequentano il nostro Liceo “Q. Punzi”

Non a caso, la comunità scolastica di Cisternino si è stretta subito attorno a loro. Il dirigente prof. Giovanni Mutinati ha voluto inviare al nostro giornale un messaggio carico di umanità: 

“Con profonda commozione e immenso dolore, la comunità scolastica del nostro liceo si stringe attorno alle due nostre care studentesse e alla loro madre per la tragica perdita del Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie, caduto nell’adempimento del proprio dovere… Il liceo sarà per loro, oggi più che mai, un luogo di sostegno, ascolto e amore.” 

Anche il sindaco Lorenzo Perrini, a nome dell’amministrazione comunale, ha voluto esprimere il cordoglio dell’intera comunità cistranese: 

“Episodi tragici, come quello avvenuto questa mattina, devono indurre tutti noi a riflettere sul ruolo fondamentale di uomini e donne, appartenenti alle forze dell’ordine…” 

Ma al di là delle istituzioni, è tutto il nostro paese ad abbracciare la famiglia Legrottaglie. Carlo era uno di noi. Casalini gli ha dato le prime emozioni della vita, Cisternino è stato il territorio che ha servito con impegno, e il liceo dove studiano le sue figlie è oggi il luogo dove vive il suo ricordo

Il suo sacrificio ci addolora, ci commuove, ma ci ricorda anche quanto valore ci sia nella sobrietà, nel servizio, nella dedizione quotidiana. In un mondo che spesso dimentica i giusti, Carlo Legrottaglie merita il nostro grazie più sincero. 

Alla moglie Eugenia, alle figlie Carla e Paola, ai colleghi che gli hanno voluto bene, va l’abbraccio affettuoso della comunità di Cisternino. Carlo, nella tua infanzia ci hai conosciuto, nel tuo lavoro ci hai protetto, oggi ti custodiamo nel cuore come un nostro figlio.