Un “grande sogno” dalla comunità di Cisternino
La Comunità Francesco Convertini, all’interno dell’ Istituto Salesiani “Sacro Cuore” è un luogo che ospita ragazzi minorenni o appena maggiorenni provenienti da ogni parte della Puglia, inviati dal Tribunale Minori, per portare avanti un progetto educativo che consenta a loro di avere una prospettiva di vita migliore di quella che le loro famiglie abbiano potuto offrire.
“In queste settimane, affacciandoci dalle finestre delle nostre case, ci siamo ritrovati davanti ad uno scenario che mai avremmo immaginato di vedere: le bianche vie del paese sono deserte, le botteghe ed negozi che animavano le strade sono dolorosamente chiusi ed i parchi riempiti del solo canto degli uccelli, nessun bambino intento a giocare rumorosamente con gli amici.
Eppure in questo mondo, chiuso e spaventato, così diverso da come lo conosciamo, c’è una realtà che non ha mutato il suo essere: la Comunità Francesco Convertini.
Varcando la soglia della nostra Comunità, la realtà riprende colore.
Le risate, la musica, i volti sereni ed in un attimo tutto il grigiore esterno scompare, aiutandoci a dimenticare ogni preoccupazione.
Ci hanno chiamato eroi poiché nonostante la paura, il rischio e le domande che logorano tutti: “e se succedesse a me? Se facessi del male alla mia famiglia?” continuiamo a fare il nostro dovere.
Ed è proprio in questi momenti che ci accorgiamo che il nostro lavoro è una vocazione, sulla scia di un grande appassionato dei giovani: don Bosco.
Ritorna alla mente un altro momento triste come questo, l’estate del 1854, quando a Torino scoppiò il colera.
Non si trovavano volontari per assistere i malati e don Bosco radunò i suoi ragazzi chiedendoli di dedicarsi agli “appestati” e promettendogli: “se voi vi mettete tutti in grazia di Dio e non commettete nessun peccato, io vi assicuro che nessuno di voi sarà colpito dalla peste”.
A novembre dello stesso anno l’emergenza terminò e nessuno dei ragazzi di don Bosco fu colpito dalla malattia.
In questi giorni ci sentiamo un po’ come quei ragazzi volontari mandati da don Bosco, sicuramente impauriti, ma certi che nulla di brutto possa derivare dall’aiutare gli altri.
Questo è ciò che motiva l’intera equipe della Francesco Convertini a continuare nel suo lavoro nonostante le difficoltà: il bene dei nostri ragazzi.
Tuttavia spesso questa realtà non viene compresa da chi ci circonda ed il risultato è che anche una partita di calcetto nel campo dell’oratorio, luogo predisposto ed ideato anche per loro, diventa per qualcuno una minaccia alla salute, privando degli adolescenti dell’unico momento di sport e movimento che hanno nell’arco della giornata e che non rappresenta in alcun modo una minaccia alla salute pubblica o una trasgressione dei divieti imposti.
Ma probabilmente in questo momento storico così particolare ciò che ci stranisce di più è la normalità, quegli atti di vita quotidiana, che prima ci sembravano tanto scontati.
Ed allora tutta la Comunità Francesco Convertini vuole augurare a voi lettori di poter arrivare, attraverso “piccoli passi” ad un “grande sogno”: quello di ritrovarci tutti insieme, uniti come mai prima.
Vogliamo inoltre ringraziare tutte le associazioni e le persone che in questo momento così delicato, mostrano il loro affetto e la loro generosità nei confronti dei nostri ragazzi.
Ognuno di voi è prezioso!”
Ringraziamo di vero cuori noi questi angeli, eroi del nostro tempo, che pur tra mille difficoltà, in questo momento più che mai, con professionalità e grande capacità emotiva, assicurano ai ragazzi ospiti della struttura il supporto educativo necessario alla loro crescita, ma soprattutto il calore di una famiglia e un continuo sollievo alle loro sofferenze di giovani adolescenti.