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Social media e fake news: un accorato appello

I social e i media comportano grandi potenzialità, ma anche grosse insidie, le fake news sono all’ordine del giorno. In questo particolare frangente ci permettono di cogliere notizie in tempo reale e veloci aggiornamenti della situazione. Sono al tempo stesso canali attraverso i quali passano anche fake news, corbellerie, affermazioni infondate o addirittura infamanti quindi perseguibili penalmente.

Le notizie di Cisternino e della Valle d'Itria

È di poche ore fa infatti la notizia della denuncia, per procurato allarme, a capo di un giovane 21enne di Martina Franca. Il giovane avrebbe postato il video del trasporto in ambulanza di un anziano caduto per strada, spacciandolo per il primo caso di coronavirus nel paese.

Situazione analoga anche a Cisternino. A partire dalla tarda mattinata di oggi, quando è velocemente circolata la notizia del primo caso accertato di un nostro compaesano.

Sull’onda del panico generale, ma il malvezzo si è incancrenito da giorni, sui social si è riversato di tutto: foto anamnesi e diagnosi, nomi e cognomi, non solo del caso accertato, ma anche dell’intera famiglia e di tutti coloro che lo avrebbero nei giorni scorsi avvicinato, in una spasmodica caccia all’untore.

Ci consta che i soggetti ipoteticamente interessati siano anche contattati per telefono, per chiederne sfacciatamente conferma. Come organo di informazione ci teniamo, ora più che mai, a invitarvi alla misura, alla discrezione e alla correttezza. Tentando con questo appello di ricondurre tutto nell’alveo dell’accettabilità sia sul piano etico che sul piano giuridico.

Come abbiamo sempre fatto, noi cercheremo di assicurarvi continui aggiornamenti, sempre in tandem con le fonti ufficiali: le uniche e le sole da tenere in conto. Non alimentate e diffidate dai pettegolezzi, dagli audio, dalle foto e da quelle che vengono diffuse come notizie accreditate, infrangendo le norme più elementari della privacy e del rispetto di tutti coloro che fiaccati già nel fisico non è ammissibile vengano ulteriormente mortificati psicologicamente. Le denunce, sia chiaro, sono dietro l’angolo!

Social media e fake news

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