L’ultimo toccante saluto
In un clima di commosso silenzio e di massima attenzione al rispetto delle regole, ieri mattina sono stati sepolti Mauro Amati e Ninuccio Ippolito, le due vittime del Coronavirus che piange l’intera comunità di Cisternino.
L’ultimo saluto è stato dato con la benedizione di Padre Tito, il parroco di Casalini, alla presenza del Sindaco Luca Convertini e dei soli operatori delle pompe funebri che rispondevano alle orazioni.
Il momento dell’ultimo saluto è durato pochissimo, la cerimonia si è tenuta nel cimitero comunale in un silenzio interrotto solo dalla preghiera, il cinguettio degli uccelli e un pensiero del sindaco visibilmente commosso:
“””Caro Mauro, caro Ninuccio, come sindaco di Cisternino, voi non siete più privilegiati degli altri ad avere la mia presenza qui, è solo perché siete le prime e spero le ultime vittime di questo spaventoso virus che sta colpendo il mondo. Ha colpito voi, che siete delle bravissime persone, che siete state delle bravissime persone, io vi ho conosciuti tutti e due. Spero, ripeto, che non ce ne siano altri. La mia presenza oggi qui è la presenza di tutta la comunità di Casalini e di Cisternino, che io rappresento. Non avrei mai immaginato quello che si è verificato. Purtroppo, è accaduto e per chi crede sa anche che questa non è la fine, ma è l’inizio di una nuova vita. E’ anche brutto però morire in queste condizioni ed essere sepolti senza essere attorniati dai vostri parenti, dalle vostre mogli, figli, nipoti, tutti gli amici, dai tantissimi amici che avete. Per questo io, in questo momento, non posso che dare a voi il saluto di tutta Cisternino.”””
Il nostro giornale, dopo aver diffuso la notizia, ha raccolto davvero tanti messaggi di cordoglio attraverso i social, questo virus ha stravolto tutti e ci costringe a cambiare alcune nostre abitudini, ma non possiamo rassegnarci all’idea di sostenere, anche fisicamente, i nostri parenti e amici in sofferenza, nelle varie forme in cui si sta manifestando, economicamente e psicologicamente in primis.
La globalizzazione e la rivoluzione digitale avranno certamente i loro vantaggi, ma il rapporto umano che unisce le persone, le famiglie, gli amici e i popoli non sono sostituibili e vanno recuperati quanto prima, una ragione in più per resistere con pazienza e sopraffare questo nemico invisibile impegnandoci per quello che riusciamo a fare.
Al funerale di Mauro e Ninuccio nessuno ha potuto partecipare, ma certamente possiamo onorare il loro estremo sacrificio evitando in ogni modo la diffusione del contagio rispettando puntualmente le direttive e le raccomandazioni che ormai conosciamo benissimo.
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