78 ettari bruciati
Le fiamme che hanno travolto i colli tra Ostuni e Cisternino finalmente sembrano domate.
Sono passate da poco le ore 20.00 di questo caldissimo 1 luglio e l’incedio è iniziato intorno alle 5 del mattino; la giornata caldissima ha certamente agevolato le fiamme ma il vento è stato determinante ed ha trasportato le ceneri fino a diversi km di distanza.
Per le operazioni di spegnimento sono impiegati diversi equipaggi dei Vigili del Fuoco. Questi da pochi anni si occupano anche degli incendi boschivi di cui una volta era competenza del Corpo Forestale dello Stato, forza di Polizia dismessa per legge.
Agli equipaggi da terra, con i quali hanno collaborato il personale dell’Arif e numerosi volontari, si sono aggiunti ben 5 canadair che hanno effettuato ben 77 lanci di acqua.
I primi prelievi di acqua sono effettuati nel vicinissimo litorale adriatico. Appena il maestrale però ha reso impossibili i prelievi, gli speciali aeromobili hanno dovuto raggiungere il mar piccolo di Taranto per rifornirsi, perdendo in tal modo tempo prezioso.
I danni sono davvero notevoli per il paesaggio e l’intero ecosistema. Sono andati bruciati circa 78 ettari di vegetazione creando una cicatrice indelebile sul costone a noi molto caro.
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