“Il Trail dello Smeraldo è un sogno che cammina tra le pietre”: parola al presidente Francesco Soleti

Domenica 4 maggio non sarà soltanto la giornata della Camminata dello Smeraldo. Tra i sentieri e i costoni murgiani che incorniciano Cisternino, andrà in scena anche la 2ª edizione del Trail dello Smeraldo, quinta tappa del circuito Puglia Trail, evento agonistico che porterà nel nostro territorio atleti da tutta la Puglia e da oltre regione, desiderosi di misurarsi in una sfida dove la bellezza del paesaggio è parte integrante della gara.
Abbiamo incontrato il presidente dell’ASD Atletica Casalini, Francesco Soleti, anima instancabile di questa manifestazione, che ci ha raccontato lo spirito profondo dell’evento e il senso di appartenenza che lo muove.

Presidente Soleti, con quale spirito riparte questa seconda edizione?
«Con quello dei pionieri. Perché da sempre, da 35 anni, la corsa in natura è il nostro tratto distintivo. In pochi conoscono davvero il valore paesaggistico di questi luoghi: si passa dal bosco fitto alle macchie, dalle specchie ai paretoni, fino ad ammirare il mare Adriatico dai costoni. È uno scenario pazzesco, e chi viene qui lo sente. La primavera fa il resto, con i suoi profumi e colori. Il nostro spirito? Lasciare a casa il cronometro e correre in armonia con la natura.»
Il Trail è molto più di una gara…
«È un patrimonio da custodire. Una festa in natura, che unisce sport, musica e paesaggio. La camminata abbinata al trail e il concerto nel bosco raccontano proprio questo: l’idea che tutto e tutti possano camminare insieme. Famiglie, comitive, runner professionisti. È una domenica che ha il sapore di comunità e scoperta.»
Cisternino come ha reagito a questo evento?
«Con entusiasmo crescente. Abbiamo visto nascere interesse concreto anche tra gli operatori turistici, e tantissimi cittadini si sono offerti come volontari. Alcuni ci hanno detto: “Grazie per aver pensato a me”. Questo ci ha commossi. Significa che il Trail viene vissuto come un dono collettivo, non solo come una manifestazione sportiva.»
Cosa significa essere quinta tappa del Puglia Trail?
«Una grande responsabilità. È il giro di boa del circuito, e siamo orgogliosi che Cisternino rappresenti questo snodo centrale. L’adrenalina è tanta, ma abbiamo lavorato duramente e con passione, come chi si prepara per andare in scena. E adesso il sipario sta per aprirsi.»
Le previsioni parlano di clima caldo: come vi state preparando?
«Siamo in contatto con Meteo Valle d’Itria. Le temperature saranno intorno ai 25 gradi, quindi stiamo allestendo un punto di ristoro intermedio. Consigliamo a tutti gli atleti di portare con sé una sacca idrica o una borraccia. L’importante è rispettare sé stessi e l’ambiente.»
A chi dedica questo impegno così coinvolgente?
«A chi ci ha creduto e ci ha lasciato. A Luca Convertini, Cosimino Corsa, Lorenzo Cirillo, Maurizio Terracciano. E a chi non è più con noi, ma vive ancora in ciò che facciamo: Renato Convertini, Pietro Parisi, e quest’anno soprattutto Vito Di Tano, “Il Campione del Fango”, sempre presente con entusiasmo alle nostre gare. Anche questo Trail è per lui.»
Se dovesse scegliere un’immagine per descrivere il Trail?
«Me ne vengono in mente mille. Forse un atleta che, in silenzio, corre tra i muretti a secco e gli ulivi, con il mare sullo sfondo e il respiro della natura intorno. Un momento che vale più di ogni classifica.»
Infine, quale messaggio vorrebbe arrivasse ai partecipanti?
«Che la corsa può unire. È uno strumento di amicizia, di legami, di coesione. Se alla fine della gara ci si abbraccia senza sapere chi ha vinto, abbiamo vinto tutti.»
E il sogno per il futuro?
«Correre di notte, sotto le stelle e i lumi, sui nostri sentieri. Forse tecnicamente impossibile, ma i sogni, per essere veri, non devono essere facili.»
Il Trail dello Smeraldo non è solo una gara: è un’esperienza, un’emozione collettiva, una visione di comunità che corre verso il futuro senza dimenticare le proprie radici. Un grazie speciale a Francesco Soleti e a tutta l’Atletica Casalini per averci permesso di raccontarla.