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I ragazzi del liceo “Punzi” si raccontano…

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Tanti i ragazzi del Liceo Punzi di Cisternino hanno dato libero sfogo a sensazioni, impressioni, riflessioni sulla particolarità della situazione creatasi a causa dell’emergenza Covid 19 e si raccontano.

Da esse emergono delusione, malinconia, noia, tristezza, ma anche responsabilità, fantasia, speranza.

Vi è la consapevolezza che da un periodo di criticità si possa imparare a dar più valore alla normale quotidianità dell’essere adolescente: la scuola, gli amici, i professori, la ricreazione, la campanella, l’ansia delle verifiche, i viaggi di istruzione, gli hobby, i pomeriggi e le serate in compagnia, … la libertà.

Continuiamo a proporre i loro lavori…

i ragazzi del liceo Punzi si raccontano
I ragazzi del liceo Punzi si raccontano: Alessandra Punzi III C Sue

La noia è uno dei sentimenti più provati da tutto il genere umano, una persona vorrebbe essere attiva in una determinata situazione nel mondo, ma non lo è perché è convinta che non ci sia nulla di  interessante da fare in quella realtà.
La noia si presenta in molti momenti caratterizzanti della nostra giornata: a scuola, in famiglia e anche durante le attività lavorative.
In questo periodo di quarantena, in cui tutti siamo costretti a restare segregati in casa, tale sentimento viene provato più del solito da una gran parte della popolazione me inclusa. Io non ho un cattivo rapporto con la noia poiché sono sempre stata una ragazza abbastanza tranquilla e socievole col mondo esterno ed anche, semplicemente, con la mia famiglia, non ho mai recato  gran fastidio nessun capriccio e nessun litigio inutile; molta gente sin da quando ero piccola si chiede come io abbia affrontato la mia intera infanzia da figlia unica e perlopiù in una casa in paese senza un grande spazio all’aria aperta dove poter svagare qualche volta…
Ero ormai abituata e lo sono tuttora, anche se meno, alla solita domanda “Ma non ti annoi da sola tutto il giorno?“
Ecco: questa è stata la cosa che ho sempre detestato, come anche ora, odiavo sentire queste parole perché la gente spesso enunciava giudizi affrettati senza conoscere né me né la mia famiglia la quale non mi ha mai fatto mancare nulla e soprattutto il divertimento.
Provare noia dipende molto spesso dalle circostanze in cui un essere umano si ritrova e queste circostanze sono create soprattutto dalla gente che ci circonda e da ciò che trasmette; io dico di non avere un cattivo rapporto con la noia, soprattutto da piccola, perché sono molto consapevole del fatto che soprattutto i miei genitori non hanno mai voluto che io provassi noia, mi hanno sempre coinvolto in tutte le situazioni in cui era possibile ed io ero felice di questo.
Ho sempre amato stare in casa per poter giocare con le bambole, per poter disegnare, colorare ed  anche per poter leggere libri di genere fantastico e non solo… adoravo anche andare al parco o passare un pomeriggio con le mie amiche… Non ho mai provato noia mortale come magari si pensa che possa succedere ad una bambina, figlia unica, nel periodo d’infanzia.
Crescendo ho continuato a sentire parole dalla gente ma ho sempre lasciato perdere e ho sempre assicurato i miei genitori di quanto bravi e fieri potessero essere di loro stessi e dei bellissimi anni da piccolina che ho vissuto, tuttora la penso così e va tutto a gonfie vele.
Ormai, mi trovo nel periodo adolescenziale,non semplice da gestire, assolutamente, ma la noia non esiste affatto né in famiglia né a scuola! Giorno dopo giorno vivo la mia vita facendo tutto ciò che mi è permesso, ho tanta voglia di fare e di scoprire la realtà e questo non mi viene mai impedito da nessuno; studio e magari qualche volta sono stanca e raramente provo un sentimento di noia dell’ambito scolastico, sapendo che il è mio dovere, vado sempre avanti nel migliore dei modi: questi sono gli anni migliori e non me li fare rubare mai e poi mai da nessuno e tanto meno dalla noia, soprattutto perché secondo me nel 2020 provare questo sentimento è molto difficile.
Questo nuovo anno però ha portato nelle nostre realtà qualcosa che nessuno mai si sarebbe aspettato: il “corona virus” conosciuto anche come “COVID19”, presentatosi prima in Cina e dopodiché anche nel nostro paese.
La situazione inizialmente è stata sottovalutata ed è per questo che adesso ci ritroviamo in una situazione abbastanza critica: siamo tutti costretti a rimanere segregati in casa così da evitare sempre più contagi; pian piano tutti ci stiamo rendendo conto della gravità della situazione e restare in casa è  ciò che spetta a tutti.
Questa situazione non è stata presa da tutti nello stesso modo e perciò è molto semplice provare una gran sensazione di noia: gente che non è affatto abituata a restare chiusa in casa per poco più di 24 ore ora prova davvero tanta noia, non ha più voglia nemmeno di alzarsi dal letto, voglia di imparare a fare qualcosa di costruttivo e pensare a qualcosa di alternativo.
La noia che si crea in questa grave situazione tende a racchiudere la gente in una mente propria, del del tutto chiusa!
Questo non dovrebbe accadere a parer mio, tutti abbiamo la possibilità di scoprire e provare tutto, anche rinchiusi in casa! Io, anche in quarantena, non ho recato molti lamenti di noia o magari di rabbia proprio perché ho subito capito la gravità dei fatti e non ho problemi a restare chiusa in casa per un incerto periodo di tempo.
Una sensazione che provo è quella della mancanza di alcune persone che interagivano e miglioravano la mia quotidianità; mi manca abbracciarle, baciarle  e sentire loro profumi.
Se magari mi ero posta solo il pensiero di poter provare noia allora lo smentisco subito, non provo affatto questo stato d’animo che forse un po’ si  sarebbe potuto presentare nel corso di questi ultimi mesi a scuola e solo per motivi di stanchezza in seguito a molto impegno e lavoro.
La noia durante queste  settimane rinchiusa in casa non si è presentata affatto poiché sono sempre molto impegnata: la scuola in primis mi tiene sempre molto indaffarata, con lezioni online, compiti scritti ed anche interrogazioni orali tramite videochiamate…
Studiare inizia ad essere più interessante in questo modo e tutti ci stiamo immergendo ancora di più, nel mondo della tecnologia!
Oltre allo studio trovo anche tempo per svolgere tantissime altre attività anche insieme alla mia famiglia: ci sono giorni che imparo a cucinare qualcosa di nuovo con la mia mamma, altri giorni svolgo un po’ di attività sportiva nel mio garage così da staccare un po’ da tutto dedicandomi al mio benessere, spesso guardo film e mi rilasso un po’… Io penso che, a prescindere dalla situazione, esistano degli aspetti positivi della noia: annoiandosi si riesce finalmente a capire il valore che il mondo esterno ha  ed anche tutto ciò che è compreso in esso, il valore reale della famiglia, cosa che magari non sempre abbiamo durante la vita di tutti giorni.
Annoiandoci impariamo ad essere creativi e siamo quasi costretti a fare ricerche e  nuove scoperte, cosa importante per aprire sempre di più la nostra mente.
Combattere la noia non è difficile, se si ritiene davvero impossibile combatterla bisogna subito provare a sconfiggerla, senza arrivare al limite, dobbiamo immergerci in nuove attività, così potremo scoprire nuove passioni.
Soprattutto noi giovani, che siamo il presente e  il futuro di questo mondo, non dobbiamo fermarci mai e dobbiamo sempre realizzare i  nostri sogni, in questo modo  la noia sparirà e non verrà nemmeno più nominata!
Immergersi in una realtà, in esperienze diverse, conoscere gente e luoghi nuovi, sono elementi necessari e molto importanti al giorno d’oggi e io penso che la noia non può affatto far parte di questi stupendi elementi!

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I ragazzi del liceo Punzi si raccontano: Semeraro Cinzia  III C Sue

Ho deciso di fare questa “esperienza”,con la consapevolezza che tutto si sarebbe risolto restando a casa.
Non nascondo che i primi giorni non ho dato molto peso alle parole dei miei genitori, infatti mi sono comportata normalmente,ma più questi passavano e più mi sono resa conto che si trattava di un vero e proprio dramma.
La televisione ci bombardava di notizie,su qualsiasi programma si sentiva parlare di questa situazione orrenda e del Codiv-19,e io per la prima volta nella mia vita ho temuto che potesse accaderci il peggio.
Gente che scappa dal nord per raggiungere i parenti al sud,città vuote,anche quelle più caotiche come Milano o Roma, gente che esce in mascherina per andare a fare la spesa … mi sembrava davvero di vivere un incubo.
Ho passato la mia prima settimana a pensare davvero al peggio, facendomi prendere dall’ansia anche solo ogni volta che accendevo la tv, ma poi mi sono chiesta: “Come posso cercare di distrarmi almeno un minimo da tutto questo e impegnare il mio tempo?”
Bene! In quel momento una voce mi suggeriva che avrei comunque potuto dare il meglio di me tra le mura domestiche: ho cominciato innanzitutto a mettere ordine nel mio armadio,togliere tutto quello che ormai non mi serviva più,ho cominciato a fare lunghe passeggiate nelle campagne vicino casa con il mio cagnolino condividendo con lui allegria e tante coccole,ho imparato a cucinare benissimo con l’aiuto di mia mamma,inventandoci e sperimentando ogni giorno una ricetta diversa.
Le cose che ho fatto fino ad ora e che potrò fare nei prossimi giorni e settimane che verranno, sono davvero tante: mille serie tv iniziate che non vedo l’ora di finire, tanti giochi da tavola come quando si fa dopo i pranzi di Natale, tanta musica da ascoltare…
Posso dire che orma, i dopo quasi più di due mesi dall’inizio di tutto ciò, mi sono abituata, anche se non posso nascondere che mi manca tanto poter passare del tempo con i miei amici seduti in un bar per scambiarci due chiacchiere,mi manca ridere e scherzare con loro,mi manca poterli abbracciare!
Fortunatamente però in questa nostra generazione abbiamo a disposizione infiniti dispositivi e metodi per poter restare in contatto con tutti,sia parenti che amici,anche a distanza;un metodo di questi appunto che sto utilizzando per non perdere i contatti con gli altri è quello delle videochiamate. Sul mio cellulare ho installato un applicazione molto diffusa e conosciuta in questo periodo tra i giovani,”House Party”: un app che permette ad un massimo di otto persone di collegarsi contemporaneamente per comunicare sia verbalmente che visivamente.
Grazie a questa applicazione io e i miei amici, dandoci un appuntamento nel pomeriggio dopo aver fatto i compiti, ci colleghiamo tutti insieme per sentirci e passare il tempo svagando un po’ la mente.
A proposito di compiti, anche loro fanno parte del tempo che impiego per non sentire il peso della noia… non potendo andare a scuola infatti ogni professore ha adottato un suo nuovo metodo per continuare a spiegare e interrogare, senza lasciarci indietro con i programmi.
Inizialmente tutto questo,essendo nuovo, è stato difficile per tutti, ma con un po’ di pratica è diventato ormai parte della quotidianità.
Posso concludere dicendo che con tutto ciò, nei momenti di silenzio o durante i flash mob, quando tutti gli italiani si affacciano ai loro balconi e alle finestre per supportarsi gli uni con gli altri, ho potuto riflettere su tutto quello che mi circonda, ho dato importanza alle piccole cose e ai piccoli gesti.
Credo anche che da questa esperienza tutte le mie fragilità,le mie perplessità e i miei dubbi daranno voce positiva ai miei giorni futuri, perché oggi più che mai sono consapevole di quanto tutto ciò sia costruttivo per me,e di quanto valore abbia la vita ed ogni singola cosa che ci circonda.

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I ragazzi del liceo Punzi si raccontano: Semeraro Sofia III C Sue

Notizie di tutti i giorni, presenti su tutti i nostri telegiornali, sono quelle riguardanti il Coronavirus, un virus respiratorio che si è diffuso, partendo dalla Cina, in tutto il mondo, fino a diventare una vera e propria pandemia.
Questo virus può causare malattie lievi ma anche moderate, presenta i sintomi di una normale influenza che vanno dalla febbre,alla tosse ,al mal di gola e  a problemi respiratori. 
La differenza da una semplice influenza, che ormai sappiamo come combattere, è che le medicine conosciute sono inefficaci e non esiste un vaccino, inoltre in casi gravi porta ad una polmonite virale ed è un virus molto contagioso.
Ha un periodo di incubazione di circa 14 giorni, e molti, soprattutto i più giovani, sono asintomatici: ciò significa che potremmo averlo senza neanche accorgercene ed infettare persone più anziane, le quali, a differenza nostra, corrono molti più rischi (in modo particolare se presentano già problemi respiratori).
Dato il grande numero di infetti che continuava e continua a crescere , lasciando pochi spazi nei reparti di terapia intensiva, il nostro governo ha deciso di dare inizio ad un periodo di quarantena, nel quale tutti noi italiani dovremmo restare nelle nostre case, potendo uscire solo per fare la spesa, per portare fuori il cane e per lavoro.
Sono state chiuse, ovviamente, tutte le scuole e anche alcuni posti di lavoro dando inizio alle lezioni e al lavoro digitale.
Tutto ciò ha portato molti di noi ad accorgersi dell’importanza delle semplici cose che svolgevamo nella nostra routine (prima della quarantena) in modo superficiale, senza dar loro il giusto peso e senza apprezzarle davvero.
È proprio vero che si comprende l’importanza delle cose e delle persone solo quando le perdiamo.
Proprio riguardo a ciò, io mai e poi mai avrei pensato che mi sarebbe mancata così tanto la scuola; ho sempre ammesso , a differenza di molti,  che non sia così male andarci , ma non ho mai pensato che ne avrei sentito la mancanza in questo modo. Ho capito l’importanza e la bellezza di stare in classe, dove condividiamo le nostre risate e allo stesso tempo le nostre”disgrazie” con i  compagni, dove ci confrontiamo e scherziamo sia con i professori che tra di noi, dove viviamo alcuni dei momenti più belli della nostra vita.
Non ho mai sottovalutato l’importanza dello studio, quello c’era prima e c’è ancor più ora, ma forse ho sottovalutato l’importanza dello stare insieme, poiché la scuola non è solo istruzione ma anche socializzazione.
Fino a due settimana fa, se incontrando qualcuno per strada questo ci avesse chiesto “Come va?” tutti noi avremmo risposto “Le solite cose”, ma ora che queste solite cose ci sono state tolte, ci mancano.
Ci manca ciò che consideravamo normalità e ciò a cui non davamo un peso , ci manca poter uscire tranquillamente, poter andare a lavoro o a scuola, poter fare la spesa normalmente,poter fare sport, poter pranzare e cenare con tutti i parenti, poter divertirsi,ridere e scherzare con i propri amici, potersi vedere,abbracciare e baciare con il proprio fidanzato.
Tutto questo che prima faceva parte delle solite cose, tutto questo a cui non davamo cosi tanto peso,tutto questo ci manca da morire. Anche solo pensando alla bellezza del nostro paese, e a tutti quei luoghi che prima ignoravamo, preferendo guardare il nostro telefono, e che ora ci mancano, in quanto solo in questo momento ne abbiamo compreso la vera bellezza.
I parenti ,ai quali prima eravamo indifferenti, e che un po’ ignoravamo dal momento che li vedevamo sempre, ora mancano tantissimo.
Manca l’abbracciare la propria nonna, il nonno, lo zio o il cugino, mancano persino i parenti che prima non sopportavamo.
Mi mancano le mie amiche a cui raccontavo i miei problemi fino a diventare insopportabile, con le quali ci prendevamo in giro, con le quali vedevo i film, con le quali c’era sempre qualcosa per cui ridere,con le quali andavo alle feste e ci passavo le notti insonni.
Mi manca il mio ragazzo che mi sopporta e supporta sempre, che mi aiuta a passare ‘i miei momenti no’ , che è sempre al mio fianco, mi rende felice e mi ama nonostante la mia testardaggine, il mio orgoglio e le mie insicurezza.
Sicuramente queste sono le persone delle quali più sento la mancanza e la mia priorità, una volta passato questo brutto momento, sarà vedere loro, quelli su cui posso davvero contare.
Passata questa situazione torneremo a vederci, ad abbracciarci, ad uscire, a ripopolare le piazze delle nostre città, a fare sport, ad andare a scuola o a lavoro.
Torneremo finalmente alle noiose e bellissime solite cose , alla normalità che prima consideravamo ‘deprimente’, mentre ora sarà più bella che mai, torneremo a viaggiare e a vedere le meraviglie che il mondo ci riserva.
Torneremo a svolgere le nostre azioni, abituali e non, apprezzandole davvero come avremmo dovuto fare da sempre, e spero che tutto ciò non valga solo per le prime settimane, spero che questa situazione abbia davvero, tra le tantissime cose negative, lasciato qualcosa di positivo.

a cura di Gloria Erriquez

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