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Liceo Polivalente Statale Don Quirico Punzi: bilanci e innovazione raccontatici dal dirigente scolastico Giovanni Mutinati

-a cura di Mario Saponaro e Galasso Marzia–

Seppur si è nel mese di agosto e di scuola non si dovrebbe ancora parlare, noi di «Porta Grande» vogliamo fare una chiacchierata col dirigente scolastico Giovanni Mutinati del Liceo Polivalente Statale Don Quirico Punzi di Cisternino al fine di valutare il bilancio dell’anno scolastico appena trascorso e scoprire le novità per il prossimo.

Giovanni Mutinati e il Liceo Polivalente
Stefano Cecere, membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Pro Cisternino editrice di «Porta Grande»,
consegna l’attestato di amicizia al giornale al dirigente del Liceo Polivalente Giovanni Mutinati
Professor Mutinati si chiude il suo primo anno da Dirigente, ha iniziato la sua carriera a Cisternino lo scorso settembre e crediamo sia giusto fare un resoconto di questa sua prima annualità. Per tanto le chiediamo di dirci come è stata questa sua prima esperienza. 

Giovanni Mutinati e il Liceo Polivalente

È stato un anno impegnativo, che ha presentato molte sfide, una delle quali assolutamente inedita e imprevedibile quanto una pandemia mondiale. Il Liceo ha mostrato, però, un serbatoio incoraggiante di risorse umane a cui ho attinto continuamente per la soluzione di tutti i problemi che quotidianamente si sono presentati, sin dall’inizio dell’anno, quando, per esempio, negli uffici amministrativi mancava buona parte del personale, compreso il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (una figura una volta nota come “segretario”).

Ma tutti, in quelle prime settimane, hanno mobilitato le proprie competenze per sopperire alle iniziali carenze di organico, poi superate grazie all’arrivo, fra gli altri, della capace DSGA Rosaria Crovella, che già lo scorso anno ha lavorato nel nostro Liceo.

Dopo le prime settimane di analisi del contesto, necessaria per la migliore predisposizione delle eventuali azioni di miglioramento, ho ritenuto utile intervenire soprattutto in ambito relazionale e motivazionale.

Lo scopo è stato è quello di giungere a un’atmosfera adatta al rilancio della vitalità dell’istituto e alla promozione delle iniziative libere ma guidate da parte dei docenti. Non ho dovuto faticare molto, a tal riguardo, dato che il corpo docente si è mostrato pronto e disponibile a seguire le proposte organizzative e didattiche che di volta in volta risultavano opportune.

Proprio per promuovere un nuovo afflato positivo sono state proposte iniziative che coinvolgessero i docenti in un lavoro comune di progettazione/realizzazione. Si sono dati al riguardo stimoli continui e si sono risolti celermente tutti i problemi organizzativi che avevano generato le prime perplessità. Così, già a ottobre, i docenti, con un intenso lavoro comune e condiviso hanno organizzato, per la prima volta, la notte bianca, dal tema “Cultura e sviluppo economico”.

L’evento ha riscosso un confortante successo, riconosciuto dall’intera comunità scolastica.

Subito dopo, sempre nell’ottica della promozione e della valorizzazione delle risorse umane, sono stati invitati alcuni docenti, assicurando loro continuo supporto, a partecipare, sempre tramite lavoro di gruppo, a iniziative ritenute adeguate allo scopo.

I riconoscimenti giunti nei mesi successivi, come l’attribuzione all’istituto del premio alternanza, del premio Laterza, del finanziamento del bando regionale pieno utilizzo degli spazi scolastici, hanno molto ben influito sul clima relazionale, rasserenandolo e rilanciandone ulteriormente la motivazione.

I primi mesi di rodaggio relazionale e organizzativo hanno, fra l’altro, consentito di affrontare nel migliore dei modi la “rivoluzione” generata dal “lockdown”.

Didattica a distanza, attivazione di piattaforme digitali, formazione sull’uso degli strumenti informatici, riunioni “on line”, rimodulazione dei programmi e revisione dei criteri di valutazione sono stati organizzati e realizzati sin dal primo giorno (inizi di marzo) e portati a termine con un successo e una efficacia riconosciuti (ed è l’unica cosa importante) da studenti e famiglie.

Particolarmente graditi sono stati, per esempio, i colloqui con le famiglie effettuati in videoconferenza previa prenotazione. La procedura adottata, la cui progettazione ha richiesto notevole impegno, è stata tanto apprezzata al punto che i genitori hanno chiesto di adottarla anche in periodi ordinari di didattica in presenza.

Non posso che riconoscere ai docenti del Liceo, così validi e preparati, la mia gratitudine per il grande lavoro svolto.

Senza per questo nascondere loro che il prossimo anno vorrò chiamarli ad analogo sforzo. So che non negheranno il loro sostegno.

Particolarmente importante è stato, in questo primo anno, il contributo dato dai due collaboratori del dirigente scolastico, Alessandro Crescenza e Piero Cantanna, a cui, naturalmente, va il mio ringraziamento.

Riconoscenza (e affetto) sento di esprimere anche alle studentesse e agli studenti che hanno saputo esporre sempre garbatamente le loro istanze e porre alla mia attenzione i propri dubbi e le proprie perplessità con spirito costruttivo e mai polemico.

Anche nei momenti in cui avrebbero potuto “agitarsi”, come quando l’impianto di riscaldamento non voleva saperne di fare il proprio dovere, hanno accettato di soprassedere a manifestazioni, che sarebbero risultate inopportune, oltre che inutili, e hanno così consentito di giungere a una definitiva soluzione senza tensioni particolari e senza compromettere in alcun modo la serenità delle giornate a scuola.

Il suo arrivo a Cisternino è coinciso con dei cambiamenti radicali a seguito del calo di appeal e iscrizioni verso il nostro istituito per via delle direzioni precedenti la sua. Diventa, quindi, interessante scoprire i dati circa le nuove iscrizioni e quali sono i corsi con maggior affluenza.  

Devo confessare che, una volta riconosciuti come vincitori del concorso per dirigente scolastico, siamo stati chiamati a esprimere le nostre preferenze per l’assegnazione della sede e il Liceo di Cisternino risultava poco appetibile e “appetito”, forse per un esagerato timore per particolari problematicità legate anche al calo delle iscrizioni rilevato negli ultimi anni, che sono state, con molta probabilità, contemporaneamente causa ed effetto. Non ho volutamente e in nessun modo indagato sul perché sia avvenuto tale “calo di appeal”, come lei lo ha definito. Giacchè l’ho ritenuto, e lo ritengo ancora, ininfluente sul mio ruolo e le mie funzioni.

Semmai, sento di evidenziare come la “comunità” del Liceo abbia saputo lavorare serenamente, ciascuna componente per la propria parte, con l’obiettivo condiviso di fare del Liceo un riferimento educativo affidabile e “seducente”.

Il grande lavoro di docenti e non docenti ha consentito, già a dicembre, periodo di avvio delle azioni di orientamento in ingresso (visite presso le scuole “medie”, accoglienza delle famiglie in eventi a scuola, ecc.), di avere i primi sintomi della fiducia che via via si andava riponendo nel nostro Liceo.

L’esito finale è andato oltre le aspettative: 181 iscritti (il dato potrebbe cambiare di poco, a causa di trasferimenti in uscita e in ingresso ancora in corso) con un incremento del 30% (53 iscritti in più) rispetto allo scorso anno.

L’aspetto più incoraggiante è che questo numero di iscrizioni è superiore al numero di studenti in uscita (i diplomati del quinto anno) e questo consentirà, oltre che di avere un incremento netto di 60 studenti come popolazione scolastica, di confermare il numero complessivo di classi.

Nel dettaglio, gli iscritti sono stati:
55 per il Liceo linguistico;
50 per il Liceo delle Scienze Umane;
41 per il Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate;
35 per il Liceo delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;  
Per ogni percorso liceale verranno attivate due classi.

Nessuno si illude, però, che il successo sia definitivo e automaticamente ripetibile. Occorrerà ancora molto lavoro affinché si ottenga una rassicurante stabilità del numero di iscrizioni.

Tornando a parlare dell’approssimarsi del suo secondo anno di presenza a Cisternino, solitamente chi arriva in un posto apicale come il suo, studia l’ambiente e il personale al fine di poter proporre dei cambiamenti per il nuovo anno. Di conseguenza, se e quali saranno le novità per il nuovo anno?

Alcuni cambiamenti sono stati imposti dalla emergenza epidemiologica e sono consistiti nel forte impulso all’uso della tecnologia, del web, delle piattaforme didattiche, del telelavoro (ormai noto come “smart working”, termine che non ritengo appropriato, dato che significa letteralmente lavoro intelligente e presuppone, quindi, che il lavoro in presenza non lo sia o lo sia in misura minore). Tutte queste innovazioni non saranno abbandonate col ritorno alla “normalità” perché sono diventate patrimonio esperienziale molto utile. Anche alcune variazioni organizzative derivanti dalle necessità di contenimento epidemiologico diventeranno, probabilmente, abitudini per il prossimo anno, quali gli ingressi e le uscite frazionate.

Nell’ambito delle attività di miglioramento che s’intendono porre in essere nel secondo anno, particolare importanza attribuirò alla realizzazione di alcune idee avviate a dicembre 2019 e poi interrotte per le necessità di lockdown.

Mi riferisco soprattutto all’introduzione di metodologie didattiche innovative.

Il Liceo, dallo scorso dicembre, è entrato nella rete delle Avanguardie Educative (è un movimento di scuole, coordinato dall’INDIRE – Istituto Nazionale Documentazione Innovazione e Ricerca Educativa) e ha “adottato” quattro metodologie didattiche innovative (dette “idee”). Questo comporta la formazione del personale docente e l’introduzione di queste metodologie all’interno della progettazione didattica relativa ad alcune classi. Si è fatto in tempo a partecipare a un seminario preliminare organizzativo, tenutosi a Salsomaggiore a dicembre, a individuare i referenti per ogni “idea” e a iniziare la formazione dei referenti.

Le “idee” adottate sono la Flipped classroom (referente prof.ssa Gabriella Ciccarone), il Debate (referente prof.ssa Vittoria Magno), lo Spaced learning (referente prof.ssa Elisa D’Urso) e la cosiddetta Oltre le discipline (referente prof.ssa Angelita De Pascale).

Nel prossimo anno occorrerà riavviare le attività di formazione e progettare ed effettuare le sperimentazioni.

Il miglioramento progressivo dei risultati scolastici passa necessariamente dalla riconfigurazione delle tecniche didattiche tradizionali (che non sono da abbandonare, ma da valorizzare), allo scopo prioritario di rendere la scuola più “vicina” alle esigenze educative degli studenti e più autenticamente credibile per le famiglie.

Numerosi altri cambiamenti sono auspicati per il prossimo anno (posso citare, senza alcuna intenzione di essere esaustivo, le iniziative di eTwinning, relative a gemellaggi con scuole estere, la riattivazione delle attività condivise con la rete LS-OSA, per le attività laboratoriali del liceo scientifico, la promozione di attività all’interno della rete LES, per il liceo economico-sociale, ecc.). La loro realizzazione richiederà molto impegno e voglia di mettersi in gioco. Sono certo che la comunità scolastica vorrà mostrare ancora una volta la propria forza di volontà e che altri docenti vorranno aggiungersi a quelli, già numerosi, che vorranno dedicare alle legittime aspirazioni del Liceo di Cisternino, ancora più tempo. Le potenzialità sono davvero ancora tante.

Negli ultimi anni, in generale, la scuola si è occupata del rapporto con il territorio e il Liceo di Cisternino ancor di più deve confrontarsi con l’essere radicato in un Paese a forte vocazione turistica. Detto questo, considerando l’attenzione che da sempre «Porta Grande» punta sull’Istituto, ci si chiede in che direzione andrà il vostro “impegno” di rafforzamento del legame territorio, agenzie educative e scuola pur considerando le diverse provenienze di studenti e docenti.

Giovanni Mutinati e il Liceo Polivalente

Dall’Istituto Comprensivo di Cisternino sono giunte le iscrizioni di quasi 200 studenti. Un dato davvero incoraggiante. Per il quale sento di ringraziare, oltre che il gruppo di nostri infaticabili docenti che si è occupato dell’orientamento, anche la dirigente scolastica Aurelia Speciale e le insegnanti e gli insegnanti delle scuole medie, con i quali sono da subito intercorsi rapporti molto positivi e collaborativi.

La popolazione scolastica del Liceo Polivalente di Cisternino, nel prossimo anno, sarà composta per quasi ¾ da studenti di paesi vicini. Dei circa 700 studenti, infatti, più di 500 vengono da Carovigno, Ceglie Messapica, Ostuni, San Vito dei Normanni, Locorotondo, Martina Franca, Fasano, Francavilla, San Michele Salentino e così via. Una bella sfida per un Liceo che nasce e dovrà svilupparsi ancora di più come “cosmopolita”.

Con il Comune di Cisternino sono state effettuate numerose esperienze, sin dall’inizio dell’anno scolastico. Tutte positive ed entusiasmanti, come quella dei Borghi del Mediterraneo, del Grow Up. Le iniziative per le celebrazioni del centenario della nascita di Paolo Grassi, le diverse attività teatrali, di alternanza scuola lavoro, e tanto altro.

Nel prossimo anno le attività in collaborazione con il Comune non potranno che aumentare.

Visto l’ottimo esito e la grande disponibilità (della quale sono grato) mostrata da sindaco e assessori a lavorare insieme per la promozione della crescita del Liceo.

Tanta collaborazione c’è stata con le associazioni e le agenzie educative e culturali presenti sul territorio. Tra le quali Jan-net e Associazione Ideando (sotto l’impulso della infaticabile Cosimina D’Errico) o il Presidio del Libro e la sua vulcanica responsabile, la dirigente Roberta Leporati.

Altre collaborazioni sono avvenute con professionisti e loro rappresentanze, soprattutto per le attività di alternanza scuola-lavoro.

Come dimenticare, poi, la collaborazione con «Porta Grande»? Grande anche per le opportunità offerte agli studenti, che hanno un loro spazio in cui scrivere e pubblicare durante tutto l’anno scolastico. Un ottimo esempio di come gli organi di informazione possano svolgere anche un’importante funzione formativa ed educativa.

Probabilmente ho dimenticato qualcuno, ma questo dimostrerebbe che numero e varietà di collaborazioni sul territorio sono già tante. Ma tanto ancora è possibile fare.

L’ultima domanda fa riferimento ai maturandi di questo 2020. Tanti sono stati gli studenti uscenti con un voto di diploma pari a 100 su 100 e non sono mancate le lodi. Per tanto le chiedo di darci una lettura di questo risultato e se si ritiene soddisfatto dei risultati.

Giovanni Mutinati e il Liceo Polivalente

Questo anno scolastico ha visto 8 classi quinte affrontare l’esame di Stato. Si è trattato di un esame in presenza, alleggerito della parte relativa alle prove scritte. L’alleggerimento è stato, però, relativo solo al tempo di esame trascorso a scuola, non certo alle difficoltà affrontate dagli studenti. Gli studenti hanno dovuto dimostrare, in un’ora di colloquio con la commissione, le competenze raggiunte nonostante la didattica a distanza degli ultimi tre mesi di percorso scolastico. E anche con ottimi risultati.

Su 169 diplomandi si sono avuti 15 cento e lode (il 9%) e 28 cento (il 17%). Particolarmente elevata è stata l’incidenza di cento e lode (quasi il 12%) e di 100 (il 20%) nell’indirizzo linguistico. Il percorso linguistico Esabac (quello che consente di acquisire il doppio diploma italo-francese), fra l’altro, ha sortito addirittura il 24% di votazioni pari a 100.

Molto buoni, anche, i risultati del liceo scientifico e del liceo delle scienze umane.

Non si può, pertanto, che essere soddisfatti. Anche per la conferma che la didattica a distanza, per merito sia dei docenti che degli studenti e delle famiglie, non ha avuto effetti particolarmente negativi.

Saremo lieti di fornire i dati degli studenti che hanno conseguito cento o cento e lode non appena avremo ottenuto le liberatorie da parte degli interessati (la normativa sulla privacy le prevede).

Ringraziandola per il tempo concessoci, vi lasciamo dicendovi che è stata un’intervista piacevole e molto sentita. Avete dimostrato di essere un’ottima persona prima che un bravissimo dirigente, per tanto, che avervi a Cisternino è davvero un valore aggiunto.

Giovanni Mutinati e il Liceo Polivalente

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