Notizie di Cisternino

Formazione, occupazione, impatti economico sociali nel settore energetico

Il Festival Penne Libere, organizzato dall’Associazione Pro Cisternino, è proseguito nella serata del 14 settembre a Cisternino, presso la Piazza dell’Orologio. Il secondo panel della serata ha riguardato il tema della “formazione, occupazione, impatti economico sociali nel settore energetico”.

 impatto economico sociali nel settore energetico
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Il dibattito, moderato dalla giornalista professionista e direttrice responsabile della rivista Spiagge, Carmen Mancarella, ha messo in luce l’importanza dell’informazione.
In merito si sono espressi esperti del settore energetico, tra cui, Michele Scoppio, uno dei fondatori e amministratore delegato del gruppo Hope, realtà nata poco più di 2 anni fa, un’azienda che ha la sua base operativa in Puglia ed è attiva nel settore delle energie rinnovabili.

Michele Scoppio ha trattato il tema della transizione energetica, la quale necessita di essere guidata e non subita, ma, per poterla guidare è doveroso ragionare in maniera costruttiva, è doverosa la formazione e l’istruzione. A tal proposito, è importante formare i giovani tramite laboratori e PCTO, cioè percorsi formativi di alternanza utili a orientare gli studenti.
Con la finalità della formazione dei giovani, Il gruppo Hope, la scorsa settimana ha dato vita ad una accademia che si preoccupa di formare nuovi tecnici.

Valentino D’amico: ingegnere e direttore operativo SCS Ingegneria SRL, ha parlato della sua società operativa nel settore dell’ingegneria e delle rinnovabili. L’ingegnere ha messo in luce la criticità del momento che stiamo vivendo e la necessità di una svolta consapevole dettata dalla diffusione della corretta informazione.

È importante in questo momento seminare nelle menti dei ragazzi l’importanza di questo cambiamento.

Dario Iaia: Membro della Camera dei deputati della Repubblica Italiana dal 2022, ha esposto un parere dal punto di vista politico. In particolare, l’Onorevole Iaia ha sollevato una riflessione sul futuro dell’Italia, chiedendosi se il Paese voglia continuare a dire “no” per pregiudizio o se, riconoscendo le proprie capacità tecnologiche e competenze, possa adottare un approccio più razionale e aperto portando così ad un cambio di rotta verso una maggiore apertura e pragmatismo. 

https://youtu.be/hMDbsSkjwH8
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