Notizie di Cisternino

Focus su Fonti Rinnovabili, Comunità e Risparmio Energetico

Il 13 settembre 2024, presso Porta Piccola, nel Comune di Cisternino, si è tenuta la seconda edizione del Festival Penne Libere, organizzata dall’associazione Pro Cisternino, editore della testata giornalistica locale Porta Grande. Il festival ha messo al centro del dibattito le fonti rinnovabili, il ruolo delle comunità locali e le strategie per il risparmio energetico. L’evento, che ha visto la partecipazione di esperti del settore, ha sottolineato l’importanza delle energie rinnovabili e dell’impegno comunitario nella transizione verso un futuro sostenibile.

Fonti Rinnovabili

Il primo panel, svoltosi alle ore 19:00, ha avuto come tema “Energia e clima: come il PAESC può migliorare le nostre vite” e ha visto la partecipazione di tre figure di spicco nel campo della sostenibilità e delle politiche energetiche: Domenico Pecere, Morena Luchetti e il Prof. Umberto Berardi, moderati dal giornalista Alessandro Nardelli.

Domenico Pecere: “La lotta al cambiamento climatico è cruciale per la sopravvivenza umana”

Domenico Pecere, ambasciatore del Patto Europeo per il Clima, ha aperto il dibattito evidenziando l’importanza del Green Deal europeo e delle azioni previste nel Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) per il raggiungimento dell’obiettivo di zero emissioni nette di CO2. Pecere ha sottolineato come la Commissione Europea, già nel 2029, abbia approvato il più grande pacchetto climatico mai visto e come il Green Deal abbia cominciato a diffondere una nuova consapevolezza ambientale, il cosiddetto “green dial”.

Nel 2021, la Commissione ha nominato degli ambasciatori per promuovere localmente le azioni del Green Deal, e Pecere rappresenta la Puglia in questa importante iniziativa. Tuttavia, ha messo in luce come l’Italia, pur essendo attenta alle tematiche del cambiamento climatico, non sia ancora al passo di altri Paesi europei più avanzati nella riduzione delle emissioni. Pecere ha insistito sulla necessità che le amministrazioni locali si impegnino maggiormente: “Il Patto dei Sindaci rappresenta un’enorme opportunità per unire le amministrazioni locali in un’azione collettiva per ridurre le emissioni di CO2. Qui c’è di mezzo la sopravvivenza della specie umana. Non è il pianeta ad essere in pericolo, ma la nostra stessa esistenza”.

Morena Luchetti: “Il PAESC, uno strumento volontario per le amministrazioni locali”

Morena Luchetti, avvocato amministrativista e docente universitaria, ha illustrato il ruolo del PAESC come strumento di pianificazione volontaria per le amministrazioni comunali. Questo piano, secondo Luchetti, rappresenta una vera e propria occasione per le realtà locali di tradurre i macro-obiettivi europei in micro-azioni praticabili su scala locale. “Attraverso il PAESC”, ha spiegato, “i comuni possono implementare azioni specifiche che toccano la vita quotidiana delle comunità, aiutandole a diventare più resilienti di fronte agli effetti del cambiamento climatico, come fenomeni atmosferici sempre più violenti”.

Luchetti ha sottolineato che il Patto dei sindaci, su cui si fonda il PAESC, ha già coinvolto oltre 5.000 comuni italiani, di cui il 70% sono realtà con meno di 7.000 abitanti. Questo dimostra come anche i piccoli comuni possano giocare un ruolo cruciale nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2. L’avvocato ha inoltre rimarcato l’importanza della collaborazione e del coinvolgimento delle comunità locali per un’efficace transizione energetica.

Umberto Berardi: “La transizione energetica è inevitabile, dobbiamo essere consapevoli delle nostre risorse”

A chiudere il panel è stato il Prof. Umberto Berardi, docente di Fisica Tecnica presso il Politecnico di Bari e Canada Research Chair in Building Science alla Toronto Metropolitan University. Berardi ha offerto una visione di lungo termine sulla necessità di accelerare la transizione verso le energie rinnovabili, citando l’era dell’industrializzazione come causa dell’attuale crisi energetica. “Negli ultimi 50 anni”, ha affermato, “abbiamo assistito a un’accelerazione senza precedenti nella produttività, ma questo ha comportato lo sfruttamento delle risorse non rinnovabili, come carbone e petrolio, che impiegano milioni di anni a rigenerarsi”.

Secondo Berardi, la sfida ora è trovare un equilibrio tra le esigenze energetiche moderne e l’uso sostenibile delle risorse rinnovabili come il sole e il vento. “Sono 40 anni che la comunità internazionale cerca soluzioni a queste problematiche, ma le domande continuano a crescere”, ha spiegato, insistendo sull’importanza della consapevolezza da parte dei cittadini e delle comunità nel ridurre l’impatto ambientale.

Il dibattito con il pubblico: il ruolo delle pale eoliche

Durante la discussione, un membro del pubblico ha sollevato una questione provocatoria, affermando che abbiamo esaurito tutte le risorse petrolifere del pianeta e chiedendosi se le pale eoliche potessero essere installate anche da singoli cittadini. Il quesito ha toccato un aspetto centrale del dibattito sulle energie rinnovabili: l’accessibilità e la partecipazione attiva dei cittadini nel processo di transizione energetica. Anche se l’installazione di pale eoliche su piccola scala presenta delle sfide tecniche e normative, la domanda riflette un crescente interesse da parte della popolazione verso soluzioni autonome e sostenibili.

Il panel del Festival Penne Libere, organizzato dall’associazione Pro Cisternino, ha offerto un’occasione preziosa per riflettere su come il PAESC e le politiche europee in materia di clima ed energia possano concretamente migliorare le vite delle persone. L’evento ha messo in evidenza l’importanza del coinvolgimento delle amministrazioni locali e delle comunità nella lotta contro il cambiamento climatico e la necessità di adottare soluzioni innovative e sostenibili. La transizione energetica non è solo una sfida globale, ma una responsabilità condivisa che richiede l’impegno di ogni singolo cittadino.

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