Sfide Energetiche Future ed Effetti Collaterali
Il Festival Penne Libere – Edizione 2024, organizzato dall’Associazione Pro Cisternino, è proseguito nella serata del 14 settembre a Cisternino, presso Porta Piccola del Comune, con un tema di grande attualità: Fonti Rinnovabili, Comunità e Risparmio Energetico. L’evento sulle sfide energetiche future ha visto la partecipazione di esperti del settore energetico e giornalisti, che hanno animato tre panel di discussione. Tra questi, il dibattito serale delle ore 19:00 ha trattato un argomento particolarmente controverso: “Energia Nucleare: effetti collaterali”.
Il Nucleare tra Passato e Futuro
Il panel ha ospitato tre figure autorevoli che, da prospettive diverse, hanno offerto riflessioni e analisi sul futuro dell’energia nucleare in Italia.
Marisa Ingrosso, redattrice de La Gazzetta del Mezzogiorno, ha raccontato la sua esperienza giornalistica legata all’impianto Itrec in Basilicata, un centro storico della filiera del nucleare civile gestito da Sogin, incaricata dello smantellamento del patrimonio nucleare nazionale. La Ingrosso ha sottolineato come, negli anni, la gestione della comunicazione con i cittadini riguardo a questi impianti sia stata insufficiente, contribuendo alla diffusa sfiducia nei confronti del nucleare. Ha inoltre evidenziato come la Puglia possa rappresentare una regione cruciale nel dibattito sulla localizzazione di eventuali nuovi impianti.
Fabio Modesti, editorialista del Corriere del Mezzogiorno, ha ricordato il referendum del 1987, attraverso il quale il popolo italiano ha espresso la propria contrarietà all’energia nucleare. Tuttavia, Modesti ha spiegato che oggi l’Italia si trova ad affrontare il problema della gestione di dieci siti contenenti rifiuti radioattivi, tutti in condizioni di insicurezza. La sua riflessione si è concentrata sulla necessità di prendere decisioni pragmatiche: continuare a gestire questi siti dispersivi o creare un unico impianto nazionale, sicuro e controllato? Ha inoltre sottolineato come le fonti rinnovabili da sole non siano sufficienti a risolvere i problemi energetici del Paese, riportando il parere di Bill Gates, secondo cui il nucleare rimane una risorsa indispensabile per garantire un approvvigionamento energetico stabile.
Lorenzo Magaletti, fisico nucleare, ha posto l’accento sulla necessità di trovare un equilibrio tra energie rinnovabili e nucleare, ribadendo l’importanza della ricerca in questo campo. Magaletti ha spiegato che, sebbene l’Italia dipenda ancora per l’80% dagli idrocarburi, il nucleare potrebbe giocare un ruolo chiave nel soddisfare il fabbisogno energetico futuro. Ha anche rassicurato sul fatto che i livelli di radioattività monitorati lungo le coste pugliesi, in particolare nel nord barese e nel brindisino, sono attualmente molto bassi, ma ha sottolineato l’importanza di una corretta gestione delle scorie nucleari.
Il dibattito, moderato dal giornalista Michele Lorusso, membro del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, ha messo in luce non solo le criticità del nucleare, ma anche la necessità di un dibattito pubblico più trasparente e informato. La discussione ha offerto una visione bilanciata delle problematiche energetiche del nostro Paese, riflettendo sulle sfide della transizione verso le energie rinnovabili e sulla possibilità che il nucleare possa far parte del mix energetico del futuro.
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