Cisternino nella Costituzione con i Lagravinese 

Cisternino nella Costituzione con i Lagravinese – di Maria Rosaria Acquaviva –

Il 75esimo anniversario della Costituzione è celebrato a Sanremo, nella prima serata del Festival della cultura musicale popolare, con la partecipazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e con un monologo di Benigni, che ha ricordato la bellezza della nostra Carta costituzionale.

Vera opera d’arte, voluta da grandi uomini di indirizzo politico e culturale diverso, che avevano però un’idea comune fondata sul rispetto, la libertà, la crescita della nazione.

Fra i padri fondatori della carta, c’era anche il padre del presidente Mattarella, presidente che, con una battuta, Benigni ha definito, dunque, fratello della stessa Costituzione, ancora oggi simbolicamente aperta al mondo, anche attraverso la pagina bianca finale, che fu lasciata tale per le innovazioni.

Fra quei grandi, che in un modo o nell’altro avevano costruito – come lo fecero in seguito – l’Italia, ci furono i due fratelli Lagravinese, Nicola e Pasquale, per due coalizioni politiche diverse ambedue di impronta conservatrice, di cui in Paese però, ben pochi sapevano, esaltandone invece l’aspetto umano e professionale.

La colta e ricca Martina, per esempio, annovera Alfonso Motolese come padre costituente, a cui una iscrizione su una lapide porta il giusto tributo della memoria storica.

Non si può dimenticare poi, fra quei nomi, quello di Aldo Moro con i tanti altri che diedero voce a un Sud spesso sofferente, alla sua gente e alle sue problematiche.

Si legga al proposito per esempio, il testo di Milella editore, con prefazione di Loredana Capone, presidente del Consiglio Regionale della Puglia, autori Gero Grassi, Alberto Maritati e Gianvito Mastroleo, “I Costituenti di Puglia 1946- 1948” e tante altre pubblicazioni, come quella del prof. Vincenzo Robles, “1946, La Puglia nella Costituente”.  

Cisternino nella Costituzione con i Lagravinese